Checklist dell’aspirante esportatore
Per evitare passi falsi
Sebbene siamo tutti convinti che le decisioni debbano essere prese dopo un’attenta valutazione dei pro e dei contro, per esperienza personale posso senz’altro affermare che, nella quasi totalità dei casi, è vero il contrario! Prima si decide, poi si valuta.
Gli imprenditori sanno sognare mantenendo i piedi per terra. Sognano il successo e decidono di perseguirlo, poi studiano come fare.
In tanti anni di attività come consulente export, mai nessun imprenditore mi ha chiamato per chiedermi di valutare la sua idoneità a esportare. Quello che mi chiedono è sempre la stessa cosa: “voglio iniziare a esportare, come faccio?”
Ritengo che questo atteggiamento sia un buon segno. Non può esserci successo senza entusiasmo e non c’è entusiasmo senza impazienza. Questo però non deve tradursi in avventatezza! Ma non voglio dilungarmi oltre, questo è lo schema (il più sintetico possibile) che seguo al primo incontro con l’aspirante esportatore:
- Analisi delle risorse da dedicare al progetto export (approfondimento alla pagina risorse export)
- Analisi dei prodotti e prima valutazione del loro potenziale di vendita all’estero (approfondimento alla pagina prodotti export)
- Definizione preliminare dei prezzi (approfondimento alla pagina prezzi export)
- Organizzazione interna del reparto export (approfondimento alla pagina diventare esportatore)
- Definizione del piano d’azione (approfondimento alla pagina progetto export).
Ciascuno di questi cinque punti può assumere un rilievo diverso a seconda dei casi e richiedere anche tempi molto diversi di approfondimento.
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