L’assicurazione delle merci
Assicurare: una scelta (quasi) obbligata
È fuor di dubbio che la merce trasportata sia esposta a rischi di danneggiamento o perdita, parziale o totale.
L’utilizzo dei container e la crescente attenzione verso imballaggi sempre più sofisticati, ha ridotto sensibilmente la rischiosità dei trasporti.
Ciononostante, il rischio rimane un elemento inevitabilmente connesso al trasferimento fisico delle merci.
È consuetudine dividere i rischi che gravano sulle merci trasportate in:
• rischi ordinari – dipendenti da eventi, anche fortuiti, che possono verificarsi durante il trasporto
• rischi speciali – di natura sociale o politica oltre a quelli provocati intenzionalmente (con lo scopo di evitare danni maggiori).
ATTENZIONELo spedizioniere e il vettore NON hanno l’obbligo di assicurare la merce se tale copertura non è esplicitamente richiesta da una delle parti contraenti, cioè l’esportatore o l’importatore.
Concetti chiave dell’assicurazione su merci trasportate
• Avaria particolare
è il danno dovuto a caso fortuito o straordinario ed è involontario
• Avaria generale
è il danno conseguente a una decisione presa dal comandante della nave allo scopo di evitare un danno maggiore. In pratica si tratta di un danno provocato volontariamente con lo scopo di evitare danni maggiori.
• Total loss
è la perdita totale del carico
• FPA – free particular average (FAP – franco avaria particolare. Cioè, avaria particolare esclusa).
comprende la perdita della merce e l’avaria generale. A sua volta può essere:
– assoluta, che copre solo l’avaria generale
– salvo/FAPS, che copre, oltre all’avaria generale, anche l’incendio, l’investimento, l’urto e la sommersione purché siano danni attribuibili a fortuiti “accidenti marittimi”, conosciuti anche come “fortune di mare”.
• WPA – with particular average” (CAP: con avaria particolare)
Copre l’avaria particolare
• All risks (tutti i rischi)
Copre la perdita totale della merce, l’avaria particolare e l’avaria generale.
L’assicurazione sulle merci trasportate può assumere due forme:
- la “Polizza Italiana di assicurazione per Merci Trasportate”
- le I.C.C. (Institute Cargo Clauses) inglesi, largamente impiegate nei trasporti internazionali. Le I.C.C. prevedono tre livelli di copertura assicurativa:
A) – Conosciuta impropriamente anche come “All Risks”, offre la maggiore copertura possibile con la sola esclusione dei rischi di guerra e di sciopero. Per la copertura di questi rischi è infatti necessario stipulare un accordo integrativo.
B) – Incendio, arenamento o capovolgimento della nave, ribaltamento o deragliamento del mezzo di trasporto terrestre, collisione, discarica della nave in un porto di rifugio, terremoto, eruzione vulcanica, fulmini, danni da avaria generale, infiltrazioni d’acqua, perdita o caduta di merce fuoribordo
C) – Offre la minima copertura e si limita a coprire: incendio, arenamento o capovolgimento della nave, ribaltamento o deragliamento del mezzo di trasporto terrestre, collisione, discarica della nave in un porto di rifugio, danni da avaria generale.
ATTENZIONEQualunque sia la forma utilizzata (Polizza italiana o I.C.C.) e il mezzo di trasporto impiegato, i seguenti rischi NON sono coperti dall’assicurazione:
- dolo o colpa del contraente
- difetto o insufficienza dell’imballaggio nonché il cattivo stivaggio nel mezzo del vettore
- vizio insito nella merce (fermentazione, calo naturale, ecc.)
- perdite commerciali anche se derivate da un danno assicurato
- danni subiti nello svolgimento di attività illecite
- inadempienza finanziaria del vettore
- contaminazione radioattiva.
Il valore assicurabile
Il valore massimo assicurabile è dato dal
• valore della merce allo stato sano nel luogo di destinazione
oppure
• valore per il quale l’assicurato si trova effettivamente esposto.
ATTENZIONEPer valore della merce nel luogo di destinazione non si intende il valore commerciale che la merce avrà nel luogo di destinazione. Con tale indicazione ci si riferisce soltanto al valore della merce più il costo della spedizione fino a destinazione.
IN PRATICAIl valore assicurabile è dato
dal valore reale della merce
+ Costo del trasporto
+ Premio di assicurazione
+ Utile sperato del 10%.
Il calcolo convenzionale del valore assicurabile diventa quindi:
110% del valore CIF della merce
Questo è anche quanto esplicitamente richiesto dalla quasi totalità delle lettere di credito.
ATTENZIONELo spedizioniere e il vettore NON hanno l’obbligo di assicurare la merce se tale copertura non è esplicitamente richiesta da una delle parti contraenti, cioè l’esportatore o l’importatore.
ATTENZIONE• Se il contraente dichiara un valore superiore a quello effettivo, in caso di danno gli verrà corrisposto solo il valore assicurabile (cioè reale)
• Se il contraente dichiara un valore inferiore a quello effettivo, in caso di danno sarà risarcito nella proporzione in cui la somma assicurata sta al valore assicurabile.
Istruzioni in caso di danno
Il destinatario deve:
• adoperarsi per minimizzare il danno
• dare pronta comunicazione alla Compagnia di Assicurazione
• elevare riserve scritte al vettore (per consentire all’assicuratore di rivalersi sul responsabile del danno)
• chiedere l’intervento del commissario di avaria (surveyor) per il rilascio del certificato di avaria (survey report), anticipandone il costo
• inviare il certificato di avaria all’assicuratore unitamente a:
- fattura commerciale
- copia del documento di trasporto
- copia delle riserve eventuali elevate al vettore.
ATTENZIONETrasmettere sempre le istruzioni al cliente. Il testo deve essere tradotto in inglese o, preferibilmente, nella lingua del cliente estero.
Buongiorno,
Chiedo scusa per la mia domanda che sembra essere un cane che si morde la coda… per calcolare il valore assicurabile devo considerare il valore CIF, quindi COST (valore merce) + INSURANCE (premio assicurazione) + FREIGHT (trasporto)… ma come faccio a sapere il premio di assicurazione? Grazie in anticipo per la cortese attenzione!
Il calcolo è più semplice di quanto possa apparire e non richiede l’elaborazione di una formula che dia un risultato esatto. Sommi il valore di fattura (C) al costo del nolo (F) e sul risultato calcoli il premio dell’assicurazione. Poi aggiunga il premio così ottenuto alla somma (C+F). A questo punto calcoli il 110%. Su quest’ultimo importo calcoli il nuovo premio di assicurazione e lo aggiunga al 110%.
Nella pratica, invece del calcolo descritto, viene spesso fatto un calcolo approssimato per eccesso per essere certi che, in caso di pagamento con lettera di credito, la banca non sollevi riserve.